L’intervento di consolidamento strutturale consiste nella messa in sicurezza di edifici che hanno subito danni evidenti alla struttura portante, dovuti principalmente a eventi sismici o scosse telluriche. Non si tratta però di interventi previsti nei soli casi d’emergenza: specie nel caso di edifici storici, infatti, si effettua anche per apportare migliorie statiche o effettuare un adeguamento.
Per le operazioni di consolidamento strutturale impieghiamo tecniche e prodotti specifici e adeguati sotto il profilo chimico-strutturale, necessari per azzerare il rischio di successivi interventi ancora più delicati conseguente a corrosioni o gravi danneggiamenti delle strutture.
Ogni rinforzo strutturale garantisce la stabilizzazione di tutti gli elementi interni dell’edificio, assicurandone la durata nel tempo e incrementandone la resistenza.
In base alla tipologia strutturale e al relativo materiale costitutivo realizziamo opportuni interventi di consolidamento:
Muratura antica (classe I e classe II): tali edifici evidenziano una resistenza molto limitata alle azioni orizzontali con presenza anche di effetti spingenti, comportando eventuali ribaltamenti fuori piano delle pareti murarie. Per incrementare la resistenza alle sollecitazioni sismiche di tali strutture è possibile intervenire con elementi ad elevata capacità a trazione (placcaggi in acciaio e/o fibre di carbonio). Per contenere invece le azioni orizzontali e garantire un comportamento globale e scatolare del fabbricato si potrebbero adoperare catene metalliche o in compositi ad elevata resistenza.
Muratura III classe: tali strutture evidenziano un comportamento scatolare per la presenza di impalcati rigidi e resistenti a trazione ma gli elementi strutturali verticali hanno una resistenza limitata. Per incrementare la resistenza di questi edifici si interviene mediante apposizione di fibre di carbonio oppure intonaco armato con rete metallica o fibra di carbonio.
Cemento armato GLD: tali edifici sono caratterizzati da telai in un’unica direzione, il che genera una resistenza sismica limitata nell’altra direzione. Nella fattispecie gli interventi di consolidamento consistono nel modificare il comportamento sismico dell’intera struttura apponendo elementi sismo-resistenti integrativi. In particolare esistono elementi “passivi” come l’isolamento sismico, nonché elementi “attivi” che aumentano la rigidezza e la resistenza dell’intero edificio (setti in cemento armato, controventature in acciaio).
Cemento armato “Seismic Design Based”: sono edifici progettati con resistenza anche alle azioni sismiche, ma possono essere migliorati in termini di duttilità strutturale con incremento localizzato di alcuni elementi strutturali mediante per esempio incamiciature in fibre di carbonio.